Descrizione
A Dolianova, oltre al museo dell’olio potrete anche visitare il moderno frantoio ed effettuare visite guidate con l’assaggio dei nostri diversi oli.
Ha sede nella villa tardo-seicentesca della famiglia Boyl, che vi realizzò un frantoio. Ai primi del '900 il notaio Francesco Locci acquistò l'edificio, intraprendendo la produzione dell'olio in proprio e l'attività di molitura per conto terzi. Il museo è dedicato alla tradizione olearia, molto radicata nel territorio del Parteolla. L'esposizione illustra l'intero ciclo oleario: olivicoltura (attrezzi per la coltivazione e la potatura; contenitori graduati per la misurazione delle olive da avviare alla molitura: "su moi", "sa mesuredda", "sa mesura", "sa quarra"), alla frangitura delle olive (frantoio a trazione animale), estrazione del mosto oleoso (pressa per la spremitura dei fiscoli), separazione dell'olio dall'acqua, conservazione dell'olio (dall'anfora romana fino ai più moderni contenitori in lamiera zincata). Una sezione è dedicata alla documentazione sulla produzione dell'olio e conserva i registri dell'Oleificio Locci. Una cisterna sotterranea espone una settantina di lucerne a olio di varia provenienza ed età, utilizzate a scopi di illuminazione e religiosi: cananee, ellenistiche, romane, sabbatiche, islamiche, sarde, "fiorentine". Considerevole la raccolta di contenitori graduati, utilizzati al posto della bilancia per la misurazione delle olive da avviare alla molitura, primo sistema di frangitura delle olive immutato per millenni.
Unica in Sardegna la ricca collezione di lucerne, alimentate ad olio e provenienti da tutto il mondo, esposta nei sotterranei. (Fonte Sardegna Cultura)
Modalità di accesso
Mappa
Contatti
Orari per il pubblico
Il museo è accessibile solo su prenotazione, con almeno un giorno di anticipo.
Ulteriori informazioni a seguire.
Ultimo aggiornamento
21 Novembre 2024