Descrizione
La Chiesa di Sicci San Biagio rappresentò il fulcro della vita e dello sviluppo dell’omonimo villaggio fino al 1905 quando, grazie all’unione con San Pantaleo, nacque il comune di Dolianova.
La Chiesa di Sicci San Biagio rappresentò il fulcro della vita e dello sviluppo dell’omonimo villaggio fino al 1905 quando, grazie all’unione con San Pantaleo, nacque il comune di Dolianova.
Eretta nel ‘500 in stile tardogotico, già nel 1597 versava in condizioni critiche e tra il XVI e il XVII secolo fu ricostruita. Il nuovo edificio presenta, ancora oggi, una navata centrale affiancata da cappelle laterali a copertura lignea. La facciata, invece, fu riedificata nel 1782 con uno stile sobrio e lineare, arricchita da alcuni elementi originari: il rosone, la rosetta, i capitelli e la croce, mentre nella seconda metà dell’800 venne aggiunto il campanile con il primo orologio pubblico del paese.
I festeggiamenti dedicati a San Biagio si svolgono il 3 febbraio e l’ultima domenica di agosto.
Il culto del santo fu introdotto dai Bizantini nel VI secolo e l’antico borgo di Sicci iniziò l’edificazione della chiesa in suo onore nel XVI secolo.
San Biagio, vescovo martirizzato in Anatolia nel 316 d.C. è considerato il protettore dei malati alla gola. La leggenda narra che, mentre veniva portato al martirio, salvò un giovane a cui si era conficcata una lisca di pesce nella gola. Per questa ragione, alla conclusione della celebrazione in suo onore avviene la “benedizione della gola” attraverso l’avvicinamento al collo dei fedeli di due candele incrociate e la distribuzione dei pirichitteddus, tipici dolcetti che si dice proteggano dal mal di gola.
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Ultimo aggiornamento
21 Novembre 2024